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Thread: La furia del nord

  1. #1

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    CAPITOLO 1
    "Una sonora batosta"

    Il gelido vento soffiava attraverso le candide colline del nord, piccoli mulinelli di soffice neve si creavano ove il vento incanalatosi in angusti passaggi vorticava sibilante, un aquila volava alta nel cielo descrivendo traiettorie spiraleggianti nel cielo terso.
    "VIAAAAA! CORRETE FUORI DI QUII BASTARDIII!!!" Un urlo si lev? alto echeggiando tra le anguste valli.
    Shnikt il goblin correva faticosamente fuori da un gigantesco antro di pietra tenendosi il fianco con un braccio e con l'altro trascinando il corpo immobile di un uomo avvolto in un manto nero, dietro di lui un orco correva veloce imprecando in linguaggio nero.
    "WAAAAAAAARRGH! WOOOOOOAAAAARRRRG!" Un terribile ruggito degno di un tuono usc? dalla caverna mentre nell'oscurit? si udivano urla ed bestiemmie colorite.
    "Andiamocene guerciooo! Mollalooo!" Url? Morgath Blackdown mentre correva verso la luce del sole.
    "IO NO MOLLA LUCERTOLONEEE! Tu no scappa da guercio.... KAZTHUMBAG (trad. : ma porc...) ... otrok ashtughar kruntahguth (trad. er il budello di tua madr...)... KAZTH... IO GIURO STACCA TUA TEST... uhhmmm... KAZTHUMBAG....!"
    Bestemmiava Gurguthar il guercio mentre appeso al collo di un enorme drago dalle scaglie scarlatte cercava di menar fendenti contro la spessa pelle del rettile.
    L'enorme orco era sballottato in ogni direzione e pi? di una volta la sua armatura impatt? la dura e aspra parete della grotta, ma se pur imprecando in modo colorito e blasfemo non mollava la presa.
    "Guercioooo figlio di un cane mollaloooo!" Esclam? Morgath.
    "UTHUMB (trad. : ti venga il...) ... KAZTHUMBAG ... WAAAAAAAOOOORRRGH!" Url? il guercio mentre veniva catapultato fuori dalla caverna in mezzo alla neve.
    Il caotico e rumoroso trambusto scosse pericolosamente i massicci cumuli di neve che come una possente onda bianca calarono sullla grotta ostruendone il passaggio.
    Ove prima si apriva l'entrata della grotta ora tutto era coperto da un manto bianco, i ruggiti del drago giungevano lontani e ovattati, i servi dell'oscuro guardavano attoniti e ansimanti come se si aspettassero di vedere sbucare da quel muro candido la grande testa furente del lucertolone... ma ci? non avvenne.
    "Dove essere capo?" domand? ringhiante Volkar l'orco.
    "Stupido bestione." sospir? Morgath
    Dopo qualche attimo di silenziosa attesa una grossa mano emerse dal cumulo di neve, annaspando trov? una roccia alla quale appigliarsi e lentamente emerse dal bianco tappeto la rozza testa di Gurguthar.
    "Oh ecco il padrone." ridacchi? Shnikt mentre schiaffeggiava il volto incosciente di Kronos.
    "Uuuhmm... noi meglio va cercare avversario degno di guercio, drago troppo debole per furia di uruk..." ansim? il guercio mentre estraeva le grosse gambe intorpidite.
    "Una volta tanto sono daccordo con te bestione, mettiti in piedi e togliamoci di qu?, questo luogo mi sta dando ai nervi..." rispose Morgath a denti stretti.
    Appena si furono rimessi in sesto i seguaci dell'oscuro iniziarono a discendere il passo innevato diretti a sud. Nessuno parlava una furia recondita albergava nei loro cuori neri, la rabbia emergeva dai loro volti stanchi, qualcosa macchinava nelle loro menti... desiderio di morte.

  2. #2

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    CAPITOLO 2
    "Sangue! Sanguee! SANGUEEEEE!!!"

    "Padrone ora dove andiamo?" Sibil? Shnikt il goblin mentre masticava la coscia sanguinolenta di un cinghiale.
    Il guercio non rispose, erano tutti stremati dal lungo viaggio che avevano intrapreso una volta partiti dalla tana dell'antico drago.
    Kronos leggeva alcune pergamene col volto concentrato, ogni tanto un ghigno inquitante appariva sul suo viso illuminato dal fuoco da campo, Volkar l'orco ringhiava come suo solito mentre sbranava famelico la sua porzione di cibo fresco.
    "Guercio cos'hai in quella tua testa marcia?" Domando inespressivo Morgath.
    "Elfi... io vuole testa di elfo..." Ringhi? sommessamente il grosso orco.
    "Elfi? Ho sentito bene guercio?" Ora Morgath lo fissava con sguardo curioso.
    "Uhmmmm... noi va caccia di elfi!" Ringhi? il guercio.
    Gli occhi di tutti si posarono sul grezzo volto del capitano uruk.
    "E dove pensi di trovarne?" Domando Kronos beffardo.
    "Tu no preoccupa pellebianca, tu vuole sangue di elfo? Io porta te da elfi!" Ghign? Gurguthar.
    "Me piace idea di capo... io stacca teste di elfo con piacere!" Esult? Volkar
    "Si padrone buona idea io da tanto che non mastica tenera e succosa carne di elfo!" Ridacchi? Shnikt.
    "Guercio portaci dunque nella terra degli elfi!" Aggiunse Morgath mentre una luce strana brillava nei suoi occhi stretti.
    Il vecchio capitano si alz? pesantemente in piedi, estrasse la grossa lama brunita e si avvicin? a Volkar, lo squadr? con l'unico occhio sano poi pass? silenziosamente in rassegna ogni membro della comitiva.
    "Tra due lune... VOI PASTEGGERETE CON CARNE DI ELFOOOO!!!!" Url? il guercio alzando la spada al cielo nero.
    Tutti urlarono accolti da una frenesia di sangue, l'ululato di lupi in cerca della loro preda, il ringhio famelico di cuori che trovano nel sangue la loro ragione di esistere...

  3. #3

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    CAPITOLO 3
    "... un giorno piangeranno lacrime vermiglie di dolore... "
    SHARKSNHICK capitano delle truppe uruk di Dol Guldur

    Viaggiarono senza sosta tra sentieri impervi e brughiere desolate, corsero giorno e notte come solo spiriti dannati e annebbiati dalla sete di sangue possono fare, il guercio conduceva la compagnia cantando rude note di rabbia e distruzione, nessuno si guardava le spalle o gemeva per la stanchezza, erano gli schiavi dell'occhio senza palpebre... erano i suoi messi di morte.
    Nel tempo previsto giunsero al limite settentrionale della distesa silvana del Cet, rimasero silenziosamente in attesa sulla cima di un collina a scrutare il manto verde della foresta, laggi?, si laggi? avrebbero trovato di che saziare la loro sete.
    Si accamparono senza accendere alcun fuoco, nessuno dorm? nonostante la stanchezza delle membra si facesse sentire come un peso schiacciante... la bramosia di distruzione aleggiava nell'aria.
    Volkar stringeva spasmodicamente l'impugnatura della sua pesante mazza ferrata, i suoi occhi neri e carichi di rabbia fremevano folli nella trepidante attesa che il capitano desse il segnale per ergere al di sopra delle pacifiche popolazioni elfiche il grido disumano della furia uruk.
    Il guercio si alz? e battendo la spada sul pettorale dell'armatura richiam? l'attenzione di tutti.
    "Io no dire voi fate attenzione, io no dire voi agire silenziosi..." Ringhi? a denti stretti.
    "IO ORDINA VOI TUTTI DI DISTRUGGERE! VOI MACELLERETE OGNI COSA SI MUOVA! VOI DARETE FUOCO A TUTTO! VOI FARETE SENTIRE CHE OKKIO TORNATO! VOSTRE GRIDA PORTARE DISPERAZIONE E MORTE! PER MORDOR! AVANTI URUUK!"
    Tuon? il capitano.
    Urla di frenetica esultanza si alzarono terribili nel cielo notturno.
    La compagnia si lanci? dentro la fitta boscaglia appiccando fuoco ad alberi, arbusti e alle capanne dei boscaioli.
    Incrociarono i primi oppositori dopo circa un ora di devastazione, le frecce sibilavano nell'aria mentre il guercio sbraitando guidava l'orda di distruzione.
    Morgath mulinava la sua grande spada uccidendo e mutilando tutto quello che si parava lui innanzi, la sua voce era stridula e folle, i suoi occhi sgranati in un insano sguardo omicida.
    Shnikt urlava bestemmie mentre bruciava la dimora silvana degli elfi del Cet.
    Kronos pronunciava parole empie e cariche di rancore spettrale risucchiando con gusto disumano l'anima dai corpi dei priminati che nascosti tra le fronde dei secolari alberi del Cet scagliavano frecce sui messaggeri di Sauron.
    Il guercio avanzava menando terribili fendenti lasciando dietro di se un tappeto di cadaveri contorti e maciullati.
    L'occhio fiammeggiante li stava osservando assaporando l'agonia di quella terra straziata, la sua benedizione avrebbe reso eterno quel giorno nel cuore dei suoi seguaci.
    Avanzarono come un onda inesorabile attraverso le difese elfiche portandosi sino al villaggio di Arceto ove distrussero campi e case ammazzando e uccidendo brutalmente tutto ci? che capitava a tiro delle loro armi.
    Il villaggio era in fiamme, il fumo nero si alzava come un immensa colonna nel cielo albeggiante, sul sentiero ove giorni addietro i contadini portavano i prodotti della terra alla vicina citt? di Brea ora giacevano senza vita i corpi di donne, uomini, bambini e animali.
    Il guercio era seduto con la schiena poggiata ad un albero, masticava disgustosamente la testa di un piccolo neonato.
    Delle urla femminili si levavano dalla finestra di una delle poche case rimaste in piedi la voce crudele e suadente di Kronos sibilava in risposta mentre rendeva suo un amore che mai gli era stato concesso.
    Morgath era intento a impalare i cadaveri di uomini e elfi per le vie di Arceto.
    Shnikt frustava sadico un vecchio contadino che nella sua lunga vita mai aveva assistito ad una distruzione tale.
    Quel giorno sarebbe stato ricordato a lungo come una ferita troppo profonda per potersi rimarginare da sola, il signore oscuro era giunto, le tenebre erano calate inesorabili nel cuore di un luogo pacifico e tranquillo.

  4. #4
    Piccolo Spammer Wulfario's Avatar
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    [off] Mi inchino commosso [/off]

  5. #5
    sexdrug
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    [/off]Ho goduto con quell'elfa!!!!!!grande escursione di distruzione quella[/off]

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