Originariamente Ragnaros e i suoi fratelli dominavano liberamente il mondo seguendo il volere degli Old God. Combatterono al loro fianco nella guerra contro i Titani che cercavano di tutelare e mantenere l’equilibrio all’interno di Azeroth ed alla fine ne uscirono sconfitti. Vennero così confinati nei diversi piani elementali. Fu proprio lì che i vari fratelli cominciarono a rivoltarsi l’uno contro l’altro. Ragnaros attaccò Thunderaan, il principe dell’aria, e dopo una lunga battaglia riuscì ad avere la meglio. Provò ad assorbirne l’essenza, ma non ci riuscì totalmente: fu così che divise le energie rimaste per creare due dei suoi servi più fedeli Baron Geddon e Garr.

Centinaia di anni passarono fin quando l’ambizioso e spietato clan nanico dei Dark Iron dichiarò guerra ai Bronzebeard e ai Wildhammer. Questo diede inizio alla leggendaria “Guerra dei tre martelli”. I nani Dark Iron erano guidati dal loro malvagio imperatore Thaurissan che guidò un attacco diretto ad Ironforge, mentre la sua consorte la principessa Mudgod tentò di espugnare Grim Batol, la capitale dei Wildhammer. Mudgod riuscì nella sua impresa mentre suo marito fallì miseramente. I Brozebeard riuscirono a respingere l’attacco e garantirono immediatamente supporto ai loro fratelli Wildhammer. Nel giro di poco tempo la situazione fu totalmente capovolta e i Dark Iron vennero ricacciati all’interno della propria capitale. Fu a quel punto che Thaurissan cercò, attraverso un arcaico rituale, di evocare una potenza antica e sovrannaturale che potesse garantirgli la vittoria. Purtroppo per lui ciò che aveva evocato era più terribile di qualsiasi incubo potesse immaginare…


Ragnaros tornò in questo modo ad essere libero e Azeroth fu scossa da un enorme cataclisma. Le montagne di Redrige vennero sgretolate e un enorme vulcano, conosciuto con il nome di Blackrock mountain, crebbe e divise i confini di Searing Gorge e le Burning Steppes. Credendo morto il loro imperatore Thaurissan, i Dark Iron vennero resi schiavi di Ragnaros ed iniziarono a venerarlo come un dio. I nani Brozebeard e Wildhammer riuscirono a rimanere liberi e a tornare alla loro vita di sempre.

Ragnaros rifugiatosi all’interno di Molten Core, la base del vulcano, rimase in attesa di recuperare tutte le sue forze ed essere pronto a bruciare Azeroth e dominarla nuovamente. Tuttavia un gruppo di coraggiosi eroi riuscì a sconfiggerlo dopo una lunga battaglia nel cuore della montagna e anche questa volta i desideri di conquista di Ragnaros non riuscirono a compiersi.


A seguito della sua sconfitta venne confinato nuovamente nel piano elementale dove tuttora egli risiede all'interno della fortezza di Sulfuron Keep. I suoi piani sono cambiati, un'alleanza di convenienza è stata stretta tra lui e Deathwing, l’aspetto della morte, entrambi sono infatti legati da un obiettivo di distruzione comune.

Le forze dei guardiani di Hyjal stanno combattendo per impedire che l’albero del mondo Nordrassil venga consumato dalle fiamme; nessuno può prevedere come finirà lo scontro, ma soltanto con un attacco diretto alle Fireland e con la completa sconfitta di Ragnaros all’interno del suo piano elementale, Azeroth potrà essere realmente al sicuro.

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