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Thread: [Storia]Il biglietto

  1. #1

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    Rientrando al Puledro dopo una giornata di pattuglia Geneva venne avvicinata da Noob, che le porse un biglietto sigillato con una goccia di ceralacca. "Madama Geneva, questo porta il suo nome, l'ho trovato sul bancone oggi..." La giovane guerriera ringrazio', e fece saltare il sigillo, leggendo uno strano biglietto:

    Geneva, vienimi a prendere, ti prego.. sono nella tomba dei principi, e non posso uscire....

    Arianna


    La calligrafia, ornata ed ordinata era diversissima da quella di Arianna, cosi' veloce e diretta... era sicuramente uno scherzo... fece per appallottolare il pezzo di carta. Uno scherzo o una trappola.... trappola? ma di chi? E perche'?

    La bionda bellezza rimuginava con gli occhi bassi, piantati nel boccale di vino caldo che quasi non aveva toccato. Una trappola... un conto e' caderci, un conto e' entrarci per acchiappare il cacciatore.... devo trovare dei compagni adatti a questa dura missione, ed il giusto equipaggiamento.

    Penso' a quei compagni che avrebbe voluto accanto a se, e che non aveva piu' visto... il Barone, con la sua micidiale falce... la sua vecchia scout, invisibile e silenziosa, inguainata nella uniforme della milizia... Thurin? no... lui no.. incostante... incostante e fonte di ricordi dolorosi... chi avrebbe portato con se? Un truce sorriso contorse appena l'angolo della bocca della guerriera, mentre una mano accarezzava l'impugnatura del "Vento di Fouchel".... la sua ricurva spada... sapeva chi avrebbe avuto al suo fianco a menare le mani, e chi avrebbe avuto alle sue spalle a bersagliare il nemico. Amici che non la avrebbero lasciata andare da sola a infilarsi tra i denti della tagliola.

  2. #2

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    L'avventura era finita. Geneva era di nuovo al puledro con il biglietto in mano. Poco altro di quello che le interessava... poche parole dette da uno spettro di potenza disumana caduto con molta fatica sotto i colpi suoi e dei compagni, Shilke e Caine. Il viaggio di soli tre avventurieri attraverso quel tumulo era costato letteralmente sangue, e la sola cosa che aveva capito era che lo spettro aveva detto "L'oscuro e' bravo a irretire i suoi servi"... non sapeva nemmeno se si riferiva alla sorella...

    Il profumo del vino comunque le leniva il dolore delle molte ferite, e il cuore batteva in petto come un martello pensando a quale gloriosa battaglia era stata. La discesa era sembrata dura, ma la lotta con il signore dei tumuli, lo spettro piu' potente, aveva veramente scatenato il suo sentimento di guerriero.

    Alzo' il boccale, e bevve alla memoria di quel nemico, il piu' potente tra quelli che aveva fino ad ora sconfitto.

    L'oscuro signore... L'oscuro signore... doveva pensarci... basta combattere con gli scagnozzi. Doveva andare alla fonte del male se voleva liberare la sorella. Allenarsi, prepararsi, equipaggiarsi, e poi... tagliare il male alla radice.

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