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View Full Version : The Poetic Edda



Yukitopia
25/07/2006, 19:03
Visto che Korn chiedeva, apro un nuovo thread spostando il discorso qui, così non inquiniamo il suo di off topic http://www.fremenguild.it/forums/showthread.php?t=17581&page=12


Allora questa è la parte sul martello, uguale a come l'ho raccontato io, no?

The Lay of Thrym, or the Hammer recovered.


1. Wroth was Vingthor,
when he awoke,
and his hammer
missed;
his beard he shook,
his forehead struck,
the son of earth
felt all around him;

2. and first of all
these words he uttered:
“Hear now, Loki!
what I now say,
which no ones knows
anywhere on earth,
nor in heaven above;
the As’s hammer is stolen!”

3. They went to the fair
Freyja’s dwelling,
and he these words
first of all said:
“Wilt thou me, Freyja,
thy feather-garment lend,
that perchance my hammer
I may find?”

Freyja
4. “That I would give thee,
although of gold it were,
and trust it to thee,
though it were of silver.”

5. Flew then Loki -
the plumage rattled -
until he came beyond
the Æsir´s dwellings,
and came within
the Jötun´s land.

6. On a mound sat Thrym,
the Thursar’s lord,
for his greyhounds
plaiting gold bands
and his horses’
manes smoothing.

7. “How goes it with the Æsir
How goes it with the Alfar,
Why art thou come alone
to Jötunheim?”

Loki
8. “Ill it goes with the Æsir,
Ill it goes with the Alfar.
Hast thou Hlorridi’s
hammer hidden?”

Thrym
9. “I have Hlorridi’s
hammer hidden
eight rasts
beneath the earth;
it shall no man
get again,
unless he bring me
Freyja to wife.”

10. Flew then Loki -
the plumage rattled -
until he came beyond
the Jötun’s dwellings,
and came within
the Æsir’s courts;
there he met Thor,
in the middle court,
who these words
first of all uttered.

11. “Hast thou had success
as well as labour?
Tell me from the air
the long tidings.
Oft of him who sits
are the tales defective,
and he who lied down
utters falsehood.”
Loki
12. “I have had labour
and success:
Thrym has thy hammer,
the Thursar’s lord.
It shall no man
get again,
unless he bring him
Freyja to wife.”

13. They went the fair
Freyja to find;
and he those words
first of all said:
“Bind thee, Freyja,
in bridal raiment,
we two must drive
to Jötunheim.”

13. Wroth then was Freyja,
and with anger chafed,
all the Æsir’s hall
beneath her trembled:
in shivers flew the famed
Brisinga necklace.
“Know me to be
of women lewdest,
if with thee I drive
to Jötunheim.”

15. Straightway went the Æsir
all to counsel,
and the Asyniur
all to hold converse;
and deliberated
the mighty gods,
how they Hlorridi’s
hammer might get back.

16. Then said Heimdall,
of Æsir brightest -
he well foresaw,
like other Vanir -
“Let us clothe Thor
with bridal raiment,
let him have the famed
Brisinga necklace.
17. “Let by his side
keys jingle,
and woman’s weeds
fall round his knees,
but on his breast
place precious stones,
and a neat coif
set on his head.”

18. Then said Thor,
the mighty As:
“Me the Æsir will
call womanish,
if I let myself be clad
in bridal raiment.”

19. Then spake Loki,
Laufey’s son:
“Do thou, Thor! refrain
from suchlike words:
forthwith the Jötuns will
Asgard inhabit,
unless thy hammer thou
gettest back.”

20. Then they clad Thor
in bridal raiment,
and with the noble
Brisinga necklace,
let by his side
keys jingle,
and woman’s weeds
fall round his knees:
and on his breast
places precious stones,
and a neat coif
sat on his head.

21. Then said Loki,
Laufey’s son:
“I will with thee
as a servant go:
we two will drive
to Jötunheim.”

22. Straightway were the goats
homeward driven,
hurried to the traces;
they had fast to run.
The rocks were shivered,
the earth was in a blaze;
Odin’s son drove
to Jötunheim.

23. Then said Thrym,
the Thursar’s lord:
“Rise up, Jötuns!
and the benches deck,
now they bring me
Freyja to wife,
Niörd’s daughter,
from Noatún.

24. “Hither to our court let bring
gold-horned cows,
all-black oxen,
for the Jötuns’ joy.
Treasures I have many,
necklaces many,
Freyja alone
seemed to me wanting.”

25. In the evening
they early came,
and for the Jötuns
beer was brought forth.
Thor alone an ox devoured,
salmons eight,
and all the sweetmeats
women should have.
Sif’s consort drank
three salds of mead.

26. Then said Thrym,
the Thursar’s prince:
“Where hast thou seen brides
eat more voraciously?
I never saw brides
feed more amply,
nor a maiden
drink more mead.”

27. Sat the all-crafty
serving-maid close by,
who words fitting found
against the Jötun’s speech:
“Freyja has nothing eaten
for eight nights,
so eager was she
for Jötunheim.”

28. Under her veil he stooped
desirous to salute her,
but sprang back
along the hall.
“Why are so piercing
Freyja’s looks?
Methinks that fire
burns from her eyes.”

29. Sat the all-crafty
serving-maid close by,
who words fitting found
against the Jötun’s speech:
“Freyja for eight nights
has not slept,
so eager was she
for Jötunheim.”

30. In came the Jötun’s
luckless sister,
for a bride-gift
she dared to ask:
“Give me from they hands
the ruddy rings,
if thou wouldst gain
my love,
my love
and favour all.”

31. Then said Thrym,
the Thursar’s lord:
“Bring the hammer in,
the bride to consecrate;
lay Mjöllnir
on the maiden’s knee;
unite us each with other
by the hand of Vör.

32. Laughed Hlorridi’s
soul in his breast,
when the fierce-hearted
his hammer recognized.
He first slew Thrym,
the Thursar’s lord,
and the Jötun’s race
all crushed;

33. He slew the Jötun´s
aged sister,
her who a bride-gift
had demanded;
she a blow got
instead of skillings,
a hammer’s stroke
for many rings.
So got Odin’s son
his hammer back.


Il resto si trova tutto su questo sito:

http://www.northvegr.org/

Liris
25/07/2006, 19:47
E vissero tutti felici e contenti? :look:

Yukitopia
25/07/2006, 20:26
Direi di no, mica posso postare tutto in un giorno....

Cloud Wallace
26/07/2006, 10:18
hail and kill?

Yukitopia
28/07/2006, 16:21
E' il dio della luce: ci viene descritto come bello, luminoso, coraggioso e saggio. Figlio di Odino e di Frigg, è marito di Nanna, che morì di dolore davanti al corpo senza vita del dio e lo seguì nel regno dei morti.
Da Balder e Nanna nacque Forseti, il dio giudice che risiede nel Glitnir ('il miglior tribunale per gli dei e per gli uomini').
Balder viene definito da Snorri come il migliore fra gli dei, in effetti tutte le sue doti lo fanno amare sia dagli uomini sia dagli dei.
Viene ucciso dal suo povero fratello cieco Hòdhr e la sua morte è l'annuncio del crepuscolo degli dei. Potrà tornare dal regno degli Inferi soltanto dopo la fine del mondo, per regnare nel lontano futuro tempo di pace.
La storia di Balder presenta molte affinità e similitudini con miti appartenenti ad altre culture. La si è accostata da molti punti di vista e ne sono state date parecchie interpretazioni, non ultima quella di una versione nordica della storia di Cristo.

Il sacrificio di Balder
Tutto incominciò quando Balder ebbe degli spaventosi incubi: continuava a sognare che la sua vita era in pericolo.
Gli dei erano tutti molto preoccupati, così Odino decise di partire verso il regno degli Inferi: sapeva che lì avrebbe potuto trovare un'indovina straordinaria e forse lei avrebbe saputo dargli chiarimenti sulla sorte che incombeva sul figlio.
Il regno di Hel è triste, pauroso e buio, ma Odino avanzò coraggiosamente fino al luogo dove giaceva l'indovina. Con canti magici la riportò in vita e la costrinse a parlare. La donna preannunciò disgrazie e la morte di Balder:
«Hòdhr ucciderà il discendente di Odino, e quella sarà la prima delle sciagure per gli dei».
Il Padre degli dei tornò nell'Asgardhr e riferì agli Asi quanto aveva appreso.
Si decise così che era necessario trovare protezione per Balder contro qualsiasi pericolo e sua madre, Frigg, ottenne la promessa da tutti gli elementi e da tutti gli esseri che non avrebbero fatto del male al figlio. Il fuoco, l'acqua, tutti i metalli, la terra, le pietre, le piante, le malattie, i veleni, gli animali, gli uccelli, i serpenti...: tutti si impegnarono sotto giuramento a non nuocere a Balder.
Ritornò la serenità, anzi, gli dei inventarono un nuovo gioco per distrarsi: Balder si metteva dritto e tutti gli tiravano addosso qualsiasi cosa. Non c'era nulla che gli facesse male: coltelli, lance, pietre... insomma, niente lo feriva o lo colpiva. Ma non tutti gli dei si divertivano: Loki era roso dall'invidia. Si travestì da donna e si presentò da Frigg raccontandole quello che stava accadendo. La dea disse: «Niente può fare del male a mio figlio Balder! Ho fatto giurare solennemente a tutti gli elementi e gli esseri del mondo di non nuocerli». Allora Loki, sotto il suo travestimento, le disse: «Ma hanno promesso proprio tutti?»
«Tutti, tranne una piantina di vischio che cresce vicino alla Valhalla: era troppo piccola e tenera per chiederle di giurare.»
A queste parole Loki sparì alla ricerca di un rametto della pianta.
Poi si recò dove gli dei erano riuniti e, preso da parte Hòdhr (il dio cieco), gli disse:
«Perché non giochi anche tu con gli altri?»
«Ma se non so neppure dove si trova Balder! E poi non ho neanche un'arma!»
Allora Loki gli mise in mano il rametto di vischio e gli disse:
«Ti guiderò io. Lanciagli questo».
Hòdhr seguì le indicazioni di Loki: Balder fu trafitto come se il vischio fosse stato una freccia e cadde a terra morto.
Tutti gli Asi erano disperati, e più di tutti Odino, che aveva saputo dall'indovina che cosa significasse per tutti loro la morte del figlio. Ma Frigg, la madre, reagì e offrì tutto il suo amore e tutta la sua devozione a colui che avesse avuto il coraggio di recarsi nel regno dei morti per chiedere a Hel il permesso di far ritornare Balder alla luce del sole.
Si fece avanti allora suo figlio Hermodhr, il Gagliardo. Gli fu dato il permesso di utilizzare il cavallo di Odino e Hermodhr parti.
Nel frattempo gli Asi prepararono la cerimonia funebre per Balder. Il cadavere fu deposto su una grande nave perché prendesse il mare. Ma, sebbene la nave avesse ì rulli, non si riusciva a smuoverla: venne allora mandata a chiamare una gigantessa. Essa spinse con tanta forza che i rulli presero fuoco e la terra tremò. Thor, nemico da sempre dei giganti, era infuriato; minaccioso, impugnò subito il suo martello ma gli dei riuscirono a calmarlo.
Fu messo il cadavere sulla pira preparata nella nave e fu allora che Nanna morì dal dolore. La povera moglie fu deposta insieme con il marito sul rogo e Thor consacrò il fuoco con il suo martello e, già che c'era, ci buttò dentro anche un nano che passava di lì in quel momento.
Alla cerimonia erano presenti tutti: Odino, Frigg, le Valchirie e tutti gli Asi, ma anche molti giganti e tanti animali sacri.
Il cavallo di Balder fu bruciato con il suo padrone.
Nel frattempo Hermodhr era giunto al ponte d'oro: da li si arrivava al regno degli Inferi. Di guardia c'era una fanciulla:
«Chi sei? Sei pesante, la pelle troppo colorata: insomma, non sembri proprio appartenere alla schiera dei morti!»
«Sono venuto a cercare Balder.»
La ragazza, dispiaciuta per la sorte del dio, disse di averlo visto passare e gli insegnò la strada.
Finalmente incontrò il fratello e anche Hel, a cui Hermodhr chiese di poter portare Balder con sé nel mondo dei vivi.
Hel disse:
«Sia, ma a una condizione: devo avere la prova che fosse veramente grande l'amore che il dio ha suscitato negli altri; perciò tutti gli esseri della terra, tutti, vivi e morti, dovranno piangerlo. Se anche uno solo non lo farà, Balder rimarrà qui con me!»
Hermodhr, salutato il fratello, tornò nell'A-sgardhr e riferì tutto agli dei.
Immediatamente furono mandati messaggeri in tutto il mondo per chiedere a ogni essere di piangere per Balder. E così fu: tutti piansero, persino i metalli. Solo una gigantessa restò con gli occhi asciutti e si immaginò subito che l'impietosa non poteva essere che Loki travestito.
Balder non tornò dal mondo dei morti e il fratello cieco Hòdhr, anche se innocente, tu ucciso da Vali.
Ma gli dei dovevano punire il vero colpevole.
Loki era fuggito dall'Asgardhr e si era costruito su una montagna una casa con quattro porte, una per ogni punto cardinale, per poter avere il controllo di tutte le direzioni.
Durante il giorno, poi, si nascondeva in un fiume che scorreva li vicino, trasformato in salmone.
Odino però, che vedeva ogni cosa, scoprì il suo nascondiglio e tutti gli dei partirono alla sua caccia.
Fu difficile prenderlo, perché Loki è uno degli dei più astuti e aveva tutti contro, ma alla fine Lhor riuscì ad afferrarlo mentre era ancora sotto le sembianze di salmone.
Il dio malvagio fu portato in una grotta e incatenato a tre grossi massi. Sopra la sua testa è stato appeso un serpente velenoso, in modo che il veleno gli goccioli sul viso.
La moglie di Loki, Sigyn, tenta di proteggerlo ponendo un recipiente fra il dio e il serpente, ma ogni volta che lo toglie per andare a svuotarlo il veleno cade sulla faccia di Loki.
Il dio allora urla e si contorce dal dolore, provocando così i terremoti sulla terra.
E tutto continuerà in questo modo fino alla fine del mondo, quando Loki sarà sciolto dai legami e nell'ultima battaglia sarà a capo delle schiere del male.

Yukitopia
28/07/2006, 16:22
The Lay of Vegtam, or Baldr´s Dreams.


1. Together were the Æsir
all in council,
and the Asyniur
all in conference,
and they consulted,
the mighty gods,
why Baldr had
oppressive dreams.

2. To that god his slumber
was most afflicting;
his auspicious dreams
seemed departed.
They the Jötuns questioned,
wise seers of the future,
whether this might not
forebode calamity?

3. The responses said
that to death destined was
Ullr’s kinsman,
of all the dearest:
that caused grief
to Frigg and Svafnir,
and to the other powers -
On a course they resolved:

4. that they would send
to every being,
assurance to solicit,
Baldr not to harm.
All species swore
oaths to spare him;
Frigg received all
their vows and compacts.

5. Valfather fears
something defective;
he thinks the Hamingiur
may have departed;
the Æsir he convenes,
their counsel craves;
at the deliberation
much is devised.

6. Uprose Odin
lord of men,
and on Sleipnir he
the saddle laid;
rode thence down
to Niflhel.
A dog he met,
from Hel coming.

7. It was blood-stained
on its breast,
on its slaughter-craving throat,
and nether jaw.
It bayed
and widely gaped
at the sire of magic song: -
long it howled.

8. Forth rode Odin -
the ground rattled -
till to Hel’s lofty
house he came.
Then rode Ygg
to the eastern gate,
where he knew there was
a Vala’s grave.

9. To the prophetess he began
a magic song to chant,
towards the north looked,
potent runes applied,
a spell pronounced,
an answer demanded,
until compelled she rose,
and with deathlike voice she said:

Vala
10. “What man is this,
to me unknown
who has for me increased
an irksome course?
I have with snow been decked
by rain beaten,
and with dew moistened:
long have I been dead.”

Vegtam
11. “Vegtam is my name,
I am Valtam’s son.
Tell thou me of Hel:
from earth I call on thee.
For whom are those benches
strewed o’er with rings,
those costly couches
o’erlaid with gold?”

Vala
12. “Here stands mead,
for Baldr brewed,
over the bright potion
a shield is laid;
but the Æsir race
are in despair.
By compulsion I have spoken
I will now be silent.”

Vegtam
13. “Be thou not silent, Vala!
I will question thee,
until I know all.
I will yet know
who will Baldr’s
slayer be,
and Odin’s son
of life bereave.”

Vala
14. “Hödr will hither
his glorious brother send,
he of Baldr will
the slayer be,
and Odin’s son
of life bereave.
By compulsion I have spoken;
I will now be silent.”

Vegtam
15. “Be not silent, Vala!
I will question thee,
until I know all.
I will yet know
who on Hödr vengeance
will inflict
or Baldr’s slayer
raise on the pile.”

Vala
16. “Rind a son shall bear,
in the western halls:
he shall slay Odin’s son,
when one night old.
He a hand will not wash,
nor his head comb,
ere he to the pile has borne
Baldr’s adversary.
By compulsion I have spoken;
I will now be silent.”

Vegtam
17. “Be not silent, Vala!
I will question thee,
until I know all.
I will yet know
who the maidens are,
that weep at will,
and heavenward cast
their neck-veils?
Tell me but that:
till then thou sleepest not.”

Vala
18. “Not Vegtam art thou,
as I before believed;
rather art thou Odin,
lord of men!”

Odin
19. “Thou art no Vala,
nor wise woman,
rather art thou the mother
of three Thursar.”

Vala
20. “Home ride thou, Odin!
and exult.
Thus shall never more
man again visit me,
until Loki free
from his bonds escapes,
and Ragnarök
all-destroying comes.”

Kornelius
29/07/2006, 18:12
Amen!!

ma Loki che figli ha avuto con Sigyn?? mi pare di aver letto che erano tre; tra cui un super serpentone che vive nel profondo del mare... ma nn ricordo pene..

Yukitopia
29/07/2006, 20:12
Ha avuto il cavallo di Odino, Il Lupo Fefnir e il serpente Midgarhrd... sto zozzone

Liris
29/07/2006, 20:43
Midgarhrd che sta attorno a...?

Yukitopia
29/07/2006, 23:41
alle tette di Ciocca

Liris
30/07/2006, 00:09
Chiamalo scemo :asd:

Yukitopia
31/07/2006, 17:34
Loki
Pur appartenendo alla stirpe degli dei Asi è imparentato con i demoni del male e ha generato con la gigantessa Angrbodha tre creature mostruose: il serpente di Midhgardhr, il lupo Fenrir e la guardiana del regno dei morti Hel.
È anche il padre di tutte le streghe: si racconta che un giorno trovò un cuore di donna bruciacchiato nella cenere di un fuoco; mangiandolo ne rimase gravido e così generò le streghe.
Partorì anche un altro figlio: il famoso cavallo di Odino. Successe perché quella volta si era trasformato in puledra.
In tantissimi miti appare Loki trasformato in animale, questo perché conosce la magia, ma quel tipo di magia che, se praticata da uomini, li porta a essere lussuriosi e omosessuali. È il dio della menzogna, dell'inganno, del male, ma, anche se non è venerato, è indispensabile al mondo perché l'equilibrio dell'esistenza può esistere solo dalla presenza di due opposti: se mancasse il male non potrebbe esserci il bene.
Così, malgrado il suo comportamento non sempre cristallino e corretto, Loki è accettato dagli dei, anzi, nei miti si racconta che spesso lo vanno a cercare per chiedergli consiglio e aiuto.
E il dio si trova, suo malgrado, ad aiutare gli dei 'buoni' perché sa che la lotta finale dovrà avvenire solo al momento stabilito.
Ma non perde occasione per divertirsi malignamente e combinare disastri che mettono in pericolo gli altri dei.
Soltanto la morte di Balder non gli viene perdonata: passerà il resto dei giorni incatenato e torturato dal veleno. Ma quando verrà la fine del mondo sarà proprio Loki a capeggiare le forze del male nella battaglia contro gli dei.

Il cavallo di Odino

Quando finalmente ci fu la pace fra gli Asi e i Vani si controllarono i danni provocati dalla guerra nell’Asgardhr. Il grande muro della fortezza era quasi distrutto e gli dei pensarono di costruirne uno nuovo, il più robusto possibile: era importante per essere al sicuro dagli eventuali attacchi dei giganti. Fu allora che si fece avanti un uomo, che si offrì di ricostruire la fortezza. Promise di eseguire il lavoro in diciotto mesi, ma in cambio voleva il sole, la luna e la dea Freya.
Gli dei gli fecero un'altra proposta: il lavoro doveva essere svolto in soli sei mesi e l'uomo doveva farlo da solo, senza l'aiuto di altre persone. Se, trascorso quel periodo, il muro fosse Stato incompleto, egli avrebbe perso quanto pattuito.
L'uomo accettò ma, grazie all'intervento di Loki, gli fu permesso di usare il suo cavallo nel lavoro. Il contratto venne stipulato in presenza di testimoni e sancito con solenni giuramenti. Il lavoro iniziò. Durante il giorno l'uomo si dedicava alla costruzione del muro, la notte invece trasportava con il cavallo le pietre che gli sarebbero servite il giorno dopo, ed era davvero impressionante il peso che riusciva a caricare sulla bestia.
Mancavano pochi giorni alla data della fine del lavoro e la fortezza era quasi ultimata: l'uomo, che non era un uomo ma un gigante, voleva sbrigarsi sia per la ricompensa sia perché ci si aspettava da un momento all'altro il ritorno di Thor (impegnato lontano a combattere contro altri giganti). E Thor e il suo martello Mjòllnir facevano paura.
Gli dei erano preoccupati per il sole, per la luna, ma soprattutto per Freya. Che cosa fare?
Poi si ricordarono che Loki si era adoperato perché all'uomo fosse concesso di utilizzare il suo cavallo nel lavoro e lo andarono a cercare. Gli assicurarono ogni male possibile se non avesse trovato una soluzione al problema e Loki, spaventato, giurò che l'avrebbe trovata.
Quella notte, mentre il gigante caricava il cavallo, si sentì un nitrito proveniente dal bosco: era Loki trasformato in puledra.
Il cavallo del gigante corse nel bosco e il gigante dietro di lui.
Andò avanti così tutta la notte, con i due cavalli che si rincorrevano e il gigante dietro di loro che chiamava disperatamente la sua bestia.
La mattina fu chiaro che la costruzione non sarebbe stata finita in tempo.
Il gigante, in preda all'ira, rivelò la sua natura e Thor, appena tornato, gli spaccò la testa con il suo martello Mjòllnir.
Loki partorì un puledro grigio con sei zampe: il suo nome è Sleipnir, è un destriero portentoso ed è il cavallo di Odino.


Meno male che ci sono i miti nordici a salvarmi dalla pornodipenza, sennò ero già in modalità "grab your dick and double click" :closedeyes:

Nevesis
31/07/2006, 22:00
prima di sapere che era omosessuale cominciavo ad ammirare loki :|

Yukitopia
01/08/2006, 09:26
Loki nn è ghey

Nevesis
01/08/2006, 11:18
tu come lo chiami uno che si fa ingroppare da un cavallo? :|

Liris
01/08/2006, 17:11
Loki non e' ghei, e' solo un po' discolo.

Yukitopia
01/08/2006, 17:18
prossimamente postero di loki e la capra....

Nevesis
02/08/2006, 21:25
prossimamente postero di loki e la capra....


bianchina? :asd:












ah no quella era una pecora :(